Identificati in Italia senza e-fattura a San Marino
7 Dicembre 2022
Il Sole 24 Ore 18 novembre 2022 di Alessandro Mastromatteo Benedetto Santacroce
Resta la possibilità di invio allo Sdi su base volontaria
Soggetti identificati in Italia, ma non residenti né stabiliti, senza obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni realizzate verso San Marino. Il chiarimento reso con la risposta a interpello 557/2022, nel confermare l’assenza dell’obbligo, analogamente a quanto avviene per le operazioni nazionali, ricostruisce dal punto di vista normativo la relativa disciplina, ribadendo comunque la possibilità di documentare le cessioni via Sistema di interscambio (Sdi) su base volontaria.
La risposta assume in via prospettica un assoluto rilievo, considerando l’imminente adozione della proposta di direttiva Ue sull’Iva nell’era digitale (Vat in the digital age), la cui adozione è stata differita dal 16 novembre scorso al prossimo 7 dicembre, con cui la Commissione europea introdurrà una nuova definizione di fattura elettronica fondata sull’utilizzo di un formato standardizzato, eliminerà la necessità del consenso del cliente a ricevere un documento in formato elettronico, autorizzando non solo in maniera generalizzata gli Stati membri ad introdurre un obbligo di utilizzo della e-fattura senza necessità di richiedere una deroga, come accaduto invece per l’Italia, ma anche e soprattutto proponendo l’utilizzo per le transazioni intra-Ue tra privati del formato strutturato della fattura elettronica verso le pubbliche amministrazioni europee secondo lo standard En 16931 già adottato in caso di emissione di e-fattura verso le pubbliche amministrazioni. Con riguardo a tale ultimo aspetto, si tratterà solamente di un suggerimento e non di una imposizione, potendo gli Stati membri scegliere quindi formati proprietari. Come peraltro già accaduto per l’Italia la quale, per le operazioni nazionali ha imposto il formato xml: in questo senso il Sistema di interscambio già procede oggi a tradurre in tale formato strutturato le fatture elettroniche emesse in Ubl o Cii da fornitori europei di pubbliche amministrazioni nazionali. Il meccanismo tra soggetti privati con operazioni intra-unionali dovrebbe essere pertanto a regime identico: a tale proposito, lo scorso 16 novembre è stata anche pubblicata da agenzia delle Entrate la versione aggiornata delle regole tecniche relative alla gestione delle fatture europee (versione 2.2).
Tornando alla risposta a interpello in commento, la società istante, quale soggetto non stabilito in Italia ma ivi identificato ai fini Iva mediante rappresentante fiscale, ha richiesto se nell’effettuazione di operazioni di cessioni di beni (già in precedenza nazionalizzati in Italia) a clienti stabiliti nella Repubblica di San Marino, fosse obbligatoria l’emissione di fattura elettronica nei confronti dei clienti sanmarinesi.
Le Entrate escludendo la sussistenza dell’obbligo, rilevano la necessità di emettere fatture analogiche a meno che le operazioni in commento non vengano documentate tramite fattura elettronica via Sdi su base volontaria.