Canoni commerciali ridotti, l’accordo dev’essere registrato
8 Luglio 2024
Redditi di terreni e fabbricati
Nell’ambito di un contratto di locazione commerciale, il proprietario non ha percepito i canoni dal conduttore.
Per definire e chiudere la disputa con quest’ultimo, il locatore accetta una riduzione del canone e rilascia una dichiarazione liberatoria nella quale afferma di non avere alcunché da pretendere. In sede di dichiarazione dei redditi, il locatore stesso va a dichiarare l’importo effettivamente percepito dopo l’emissione della liberatoria?
È sufficiente tale dichiarazione liberatoria, qualora vi sia allegato l’assegno che dimostra quanto è stato effettivamente percepito?
Gli accordi intervenuti fra locatore e conduttore, in merito alla riduzione del canone di locazione commerciale che risulta convenuto nel contratto originario, non assumono efficacia nei confronti del Fisco senza una loro formale registrazione, da effettuarsi con il modello RLI e peraltro esente da imposte di registro e bollo (articolo 19 del Dl 133/2014).
Di conseguenza, fintantoché non venga posto in essere questo adempimento, nella dichiarazione dei redditi dovrà essere indicato e assoggettato a tassazione l’ammontare dell’intero canone pattuito all’inizio del rapporto di locazione, sebbene non percepito in tutto o in parte.