Il Garante privacy: «Accertamenti fiscali dal web inesatti e rischiosi»

8 Luglio 2024

Il Sole 24 Ore 4 luglio 2024 di Andrea Carli

Gli accertamenti fiscali che si basano su informazioni “rastrellate” dal web sono inesatte e rischiose. L’interesse sociale delle intercettazioni non deve essere il gossip. E sul fascicolo sanitario si sono verificate criticità. Sono tre passaggi dell’intervento del presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, che ieri ha illustrato alla Camera la relazione sull’attività svolta nel 2023. Un documento che lancia l’allarme revenge porn, in preoccupante aumento: nel 2023 sono state 299 le segnalazioni di persone che temono la diffusione di foto e video a contenuto sessualmente esplicito, raddoppiate rispetto allo scorso anno. Ma la lente del Garante privacy si è soffermata sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale.

Per quanto riguarda gli accertamenti fiscali, ad esempio, Stanzione ha ricordato che «basare le procedure accertative su informazioni “rastrellate” dal web, e come tali in larga misura inesatte, è estremamente rischioso, potendo avere effetti fortemente distorsivi sulla corretta rappresentazione della capacità fiscale dei contribuenti. Le garanzie di protezione dei dati rappresentano quindi, anche in quest’ambito, presupposti di efficacia dell’azione di contrasto dell’evasione fiscale».«I limiti del webscraping – ha continuato il presidente della Privacy – sono stati sottolineati anche rispetto alla riforma fiscale, nel cui ambito il ricorso all’intelligenza artificiale esige requisiti stringenti di affidabilità ed esattezza dei dati utilizzati per la profilazione del contribuente. Se addestrato su dati anche soltanto parzialmente inesatti, infatti, l’algoritmo restituirà risultati errati in proporzione geometrica, con bias che dalla base informativa si propagano lungo tutto l’arco della decisione algoritmica».

Il 2023 è stato l’anno della diffusione dell’intelligenza artificiale. Dopo un iniziale blocco di ChatGpt, per raccolta illecita di dati personali, e assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori, la piattaforma è stata riaperta garantendo più trasparenza e più diritti agli utenti.

C’è poi il nodo intercettazioni. «Il Ddl governativo – ha sottolineato il presidente dell’Autorità – rafforza sensibilmente, le garanzie di riservatezza dei terzi e, per altro verso, circoscrive l’ambito circolatorio dei contenuti captati, a tutela della privacy di tutti i soggetti le cui conversazioni siano acquisite. Ciò che si può auspicare, anche rispetto alla delega legislativa sul divieto di pubblicazione integrale o per estratto dell’ordinanza di custodia in fase di indagini, è che si contenga la tendenza a scambiare l’interesse sociale della notizia con il gossip».

L’intelligenza artificiale è «ormai entrata a far parte del nostro orizzonte quotidiano di vita e sempre più ne sarà elemento costitutivo, con effetti della cui portata (in senso lato antropologica) non siamo, forse, del tutto consapevoli – ha concluso Stanzione -. Il diritto ha il compito di colmare questo vuoto di consapevolezza».

Doing business in San Marino

Scarica ora il libro in formato PDF

Scarica
Get in touch
x
x

Share to:

Copy link:

Copied to clipboard Copy