Ncc, 6 miliardi di euro di tasse locali sparite nei paradisi italiani
11 Novembre 2024
Il Sole 24 Ore 2 Novembre 2024 di Gianni Trovati
Elusione. In Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige il 2% della popolazione e il 52,9% delle auto. Pronto un emendamento contro le sedi fittizie
ROMA
Sei miliardi di euro. Spariti. Trasportati verso il nulla da decine e decine di migliaia di auto a noleggio con conducente in fuga negli ultimi dieci anni verso i loro piccoli paradisi fiscali domestici rappresentati dalla Valle d’Aosta e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Fuga solo sulla carta, ovviamente. Ma i soldi sono spariti davvero.
A calcolarli è una consulenza tecnica chiesta dalla Città metropolitana di Roma Capitale, che sta ravvivando il già fitto fronte giudiziario su cui combattono società di noleggio ed enti territoriali. Perché i miliardi sfumano dalle casse delle Regioni, che insieme alla sede legale delle società perdono la loro tassa automobilistica, e da quelle di Province e Città metropolitane, che non ricevono l’imposta di trascrizione e la quota di Rc Auto destinata agli enti di area vasta. Non è complicato immaginare la reazione di Roberto Gualtieri quando, nella sua veste di sindaco metropolitano di Roma, ha ricevuto i conti; e insieme a Beppe Sala a Milano, Gaetano Manfredi a Napoli e Roberto Lagalla a Palermo ha rilanciato una battaglia unisce i terreni legale e politico.
I quattro sindaci hanno scritto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per chiedere «un’incisiva azione del Governo», e hanno proposto una norma condivisa con Anci e Upi che dovrebbe tradursi in un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra (c’è tempo fino a mercoledì alle 10) per ristabilire un principio semplice: quello della «interpretazione sostanziale della sede legale», secondo cui l’indirizzo ufficiale va posto, e le tasse si pagano, dove si svolge l’attività effettiva della società di noleggio.
Nei conteggi di Arianna Montagni, la tributarista che ha sviluppato la consulenza per Roma Capitale, solo le Città metropolitane hanno perso su queste strade due miliardi di euro, mentre il mancato gettito (mal)sopportato dalle Regioni vale il doppio, in una geografia che ha fin qui penalizzato soprattutto Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Campania, Veneto e Piemonte. Sul tema sono fiorite le battaglie giudiziarie contro le società che si trasferiscono nelle placide valli ad autonomia speciale mentre le loro auto continuano a destreggiarsi nel traffico indiavolato dell’Italia ordinaria. Ma la giurisprudenza si è divisa fra chi, come le Corti di Giustizia Tributaria di Milano, Bologna e Mantova, riconosce l’esistenza dell’abuso del diritto e chi invece la nega, come la Corte di giustizia di Roma nel caso della Città metropolitana e in quello della Regione Lazio.
Ma più degli scontri giurisprudenziali, sono i numeri a mostrare l’entità plateale del fenomeno. Le immatricolazioni di auto a noleggio con conducente registrate dalla banca dati dell’Aci oggi in Italia sono 455.435, cioè 7,7 ogni mille abitanti. La sola Valle d’Aosta, dove vive lo 0,2% degli italiani, ne concentra però 36.566, cioè l’8% del totale.
Se tutte viaggiassero davvero fra Aosta e Champoluc, nella Vallée ci sarebbero tre auto con autista ogni 10 abitanti, neonati compresi, con un’intensità di servizio che si faticherebbe a trovare anche fra le corti arabe gonfie di petrodollari. Ma il reame vero dei noleggi con conducente è il Trentino Alto Adige, che con l’1,8% della popolazione raduna il 44,9% delle auto immatricolate in Italia e in teoria vede viaggiare sulle proprie strade 188,85 vetture con conducente ogni mille abitanti. Con il 2% della popolazione, i due piccoli territori autonomi sommano il 52,9% delle immatricolazioni. Il conto esclude le auto immatricolate in Polonia, Bulgaria o Repubblica Ceca, e iscritte nel registro dei veicoli esteri: sono 53mila, ma 35mila (il 66%) risultano circolanti in Campania, che per questa via perde 20 milioni di euro all’anno.
La Toscana, prima fra le Regioni ordinarie, ha meno di 20 Ncc ogni mille residenti, e in 14 Regioni, compresa la Lombardia che non è tra le più povere del pianeta, il rapporto è sotto l’uno a mille: cioè 200 volte inferiore a quello che si incontra sulle rive dell’Adige. Dove però le auto a noleggio non ci sono davvero, e nemmeno le società. Durante gli accertamenti in alcune delle tante controversie si è scoperto per esempio che in una sede dove avevano la loro casa ufficiale otto aziende di noleggio l’arredamento era limitato a un tavolino e tre sedie. Simile si è rivelata la dotazione un indirizzo che a Bolzano ospitava 63 società.
La spiegazione è fiscale. Perché l’imposta provinciale di trascrizione che si paga lassù è inferiore di circa il 30% a quella che si deve versare a Milano, Padova o Roma. Ma l’arma della concorrenza tributaria arriva spuntata negli enti dei territori ordinari, già alle prese con bilanci ridotti all’osso dalla lunga e ora epocale crisi dell’auto che prosciuga le entrate di un federalismo provinciale basato quasi solo sulla gomma. Negli anni le Province hanno quindi coralmente alzato l’imposta di trascrizione fino ai massimi consentiti dalla legge, ma il gettito ha continuato a diminuire: nel 2023 gli incassi si sono fermati a 1,04 miliardi, cioè il 6,8% in meno del 2019 (ma la differenza è del 19,4% considerando l’inflazione), e ancora peggio è andata alla quota provinciale dell’Rc Auto (nel 2023 a 1,15 miliardi, -23,4% reale rispetto a quattro anni prima). Ora l’ossigeno ai conti manca davvero. E gli amministratori hanno deciso di dire «basta». Per non soffocare.
Le immatricolazioni di ncc nelle Regioni italiane – Classifica in base al numero di immatricolazioni ogni mille abitanti
REGIONE | POPOLAZIONE | IMMATRICOLAZIONI | |||
NUMERO | % SUL TOTALE | NUMERO | % SUL TOTALE | OGNI MILLE ABITANTI | |
Valle d’Aosta | 123.018 | 0,2 | 36.566 | 8,0 | 297,24 |
Trentino A. A. | 1.082.116 | 1,8 | 204.358 | 44,9 | 188,85 |
Toscana | 3.664.798 | 6,2 | 71.577 | 15,7 | 19,53 |
Piemonte | 4.252.581 | 7,2 | 47.809 | 10,5 | 11,24 |
Lazio | 5.720.272 | 9,7 | 49.755 | 10,9 | 8,70 |
Emilia-Romagna | 4.455.188 | 7,6 | 29.217 | 6,4 | 6,56 |
Lombardia | 10.020.528 | 17,0 | 8.683 | 1,9 | 0,87 |
Molise | 289.413 | 0,5 | 182 | 0,0 | 0,63 |
Veneto | 4.851.972 | 8,3 | 2.911 | 0,6 | 0,60 |
Umbria | 854.378 | 1,5 | 440 | 0,1 | 0,51 |
Friuli-V. Giulia | 1.195.792 | 2,0 | 391 | 0,1 | 0,33 |
Basilicata | 533.636 | 0,9 | 152 | 0,0 | 0,28 |
Marche | 1.484.427 | 2,5 | 416 | 0,1 | 0,28 |
Sicilia | 4.794.512 | 8,2 | 1.115 | 0,2 | 0,23 |
Campania | 5.590.076 | 9,5 | 995 | 0,2 | 0,18 |
Puglia | 3.890.250 | 6,6 | 584 | 0,1 | 0,15 |
Calabria | 1.838.150 | 3,1 | 155 | 0,0 | 0,08 |
Abruzzo | 1.269.963 | 2,2 | 66 | 0,0 | 0,05 |
Liguria | 1.508.847 | 2,6 | 63 | 0,0 | 0,04 |
Sardegna | 1.569.832 | 2,7 | 0 | 0,0 | 0,00 |
Fonte: elaborazione su dati Aci e Istat